Nel 2009, quando le quotazioni dello scultore italo-svizzero Alberto Giacometti battono ogni record sul mercato dell'arte, in Germania scoppia uno scandalo che rivela l'esistenza di un migliaio di copie di sue opere contraffatte, nascoste in un magazzino di Magonza. Per 10 anni, due trafficanti d'arte tedeschi e un falsario hanno realizzato e immesso sul mercato centinaia di false sculture, alcune delle quali finite anche in importanti mostre e musei.